Come combattere il coleottero giapponese con rimedi naturali
Il coleottero giapponese è un insetto infestante che può distruggere raccolti e piante ornamentali: ecco come contenerlo con i rimedi naturali.
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Il coleottero giapponese ha da qualche tempo raggiunto anche l’Italia, approfittando dei sempre più intensi scambi commerciali tra lo Stivale e l’Asia. Con la diffusione su tutto il territorio tricolore, le conseguenze sono sempre più evidenti: questo insetto è infatti in grado di distruggere vaste aree verdi, piante ornamentali e alberi da frutto. Ma come fare per ridurre la sua presenza, vi sono dei rimedi naturali dal forte potere deterrente?
Conosciuto anche con il nome scientifico di Popilia japonica, e spesso confuso con il classico maggiolino verde, questo insetto è soggetto a lotta obbligata. In altre parole, le normative attualmente in vigore impongono l’eliminazione immediata di tutte le popolazioni già presenti sul territorio e delle relative larve, dato il suo potenziale estremamente distruttivo. Se si riconosce il coleottero nella propria zona di residenza, sarà quindi necessario allertare le autorità preposte, sia a livello comunale che regionale.
Coleottero giapponese: cosa è
La Popillia japonica – conosciuta più comunemente con il nome di coleottero giapponese – è un insetto appartenente alla famiglia degli Scarabeidi. Così come già accennato, l’esemplare è originario del Giappone ma è giunto in Italia in seguito ai fitti scambi commerciali che il nostro Paese ha stretto con il Sol Levante.
Della grandezza di poco più di un centimetro, questo coleottero si caratterizza per un corpo coriaceo lucido, di colorazione marrone e con sfumature di verde, nonché da un profilo ricoperto da puntini bianchi e ciuffi di leggero pelo.
Molto prolifico, poiché da una singola coppia di Popillia possono nascere decine di generazioni di larve in poche settimane, si tratta di un insetto particolarmente infestante. Attacca praticamente ogni forma di vegetazione, di cui nutre in modo molto avido, distruggendone sia le foglie che i fusti. Sono più di 300 le specie vegetali che rientrano nelle mire del coleottero giapponese, da comuni ortaggi come il pomodoro fino ad alberi da frutto come il pesco e il susino.
Differenza con i maggiolini verdi
Molte persone potrebbero non accorgersi dell’infestazione da coleottero giapponese, poiché è facile confondere questa specie con i più classici – e sostanzialmente innocui – maggiolini verdi. Ma come distinguerli?
Innanzitutto, la Popillia japonica non presenta un corpo di un verde tanto brillante quanto il classico maggiolino, facilmente riconoscibile per le sue tonalità tra lo smeraldo e il blu. La versione giapponese tende invece il marrone e il verde, quasi “metallizzato”, è concentrato su lievi sfumature.
L’elemento di maggiore distinzione è però dovuto alle macchie bianche posizionate a lato del corpo del coleottero giapponese, invece assente sul comune maggiolino. Quest’ultimo non presenta inoltre vistosi ciuffi di pelo.
Danni procurati ai raccolti
Così come già accennato, il coleottero giapponese può attaccare ben 300 specie di vegetali diversi, causandone la completa distruzione. Questo processo incomincia già allo stadio larvale, quando le larve iniziano a nutrirsi delle radici delle più svariate varietà verdi, impedendone la crescita e sottraendo loro importanti sostanze nutritive dal terreno.
Gli adulti attaccano invece foglie, fili d’erba, fusti, frutti e cortecce, non saziando mai la loro fame. In pochi giorni possono portare un albero alla morte, poiché questi insetti tendono a muoversi in gruppi compatti, a colonizzale i singoli esemplari vegetali e consumarne tutte le parti prima di passare su una nuova pianta. Non temono nemmeno il caldo soffocante dell’estate, anzi apprezzano rimanere sotto il sole cocente della bella stagione.
Non è però tutto, poiché il coleottero adulto è in grado di rilasciare speciali ferormoni quando trova una varietà vegetale particolarmente ghiotta, richiamando così centinaia di altri esemplari.
Come eliminare il coleottero giapponese con rimedi naturali
L’infestazione da coleottero giapponese è soggetta a lotta obbligata, così come ricordato in apertura, pertanto è necessario provvedere alla contenzione dell’insetto a ogni singolo avvistamento. A questo scopo, è necessario avvisare il Servizio Fitosanitario della propria regione, che provvederà a bonificare l’area colpita con speciali insetticidi e altre sostanze.
Ma esistono rimedi naturali utili che possano manifestare un effetto deterrente sugli insetti?
Olio di Neem
L’Olio di Neem è da sempre conosciuto per le sue proprietà antiparassitarie e insetticide, poiché essenza poco gradita dalla maggior parte degli insetti oggi in circolazione. Questa azione è dovuta all’elevata presenza di azadiractina, un limonoide ecologico che presenza un’azione bloccante proprio sugli insetti infestanti.
Si può applicare l’essenza in gocce direttamente sull’area da trattare o, ancora, creare un composto con acqua tiepida da spruzzare su fiori e piante tramite un erogatore spray. L’efficacia sulla Popillia japonica non è enorme, quindi potrà comunque rendersi necessario l’intervento del Servizio Fitosanitario.
Tea Tree Oil
Anche il Tea Tree Oil è noto per la sua attività deterrente e insetticida, poiché il suo profumo intenso e blandamente acre è poco gradito dai coleotteri. Anche da quelli di origine giapponese, sebbene l’efficacia non sia straordinaria.
Come per l’olio di Neem, può essere applicato direttamente sull’area da trattare, sia in essenza che diluito in acqua e spruzzato con l’apposito erogatore.
Popilia japonica: altri rimedi contro il Coleottero giapponese
Sono però altri i rimedi che si rivelano maggiormente efficaci per contenere la proliferazione di questo insetto, la maggior parte dei quali di origine meccanica oppure provenienti dalla lotta biologica.
Trappole fai da te
Il metodo più efficiente per limitare la Popillia japonica vede l’impiego di speciali trappole. Quelle di produzione industriale prevedono un cono con apertura a imbuto: all’interno è conservato un insetticida dal sapore irresistibile per l’insetto. Quest’ultimo, caduto all’interno del cono, non è più in grado di risalire e incontra la morte proprio per effetto della sostanza chimica.
È possibile realizzare anche una soluzione fai da te, recuperando delle bottiglie di plastica. Si taglia la bottiglia qualche centimetro sotto al collo, in modo da ottenere una specie di imbuto. Questo andrà adagiato sulla porzione inferiore della bottiglia stessa e fissato con della colla ad alta tenuta.
Dopodiché, il flacone dovrà essere riempito con circa un dito di zucchero sciolto mescolato ad aceto, un richiamo irresistibile per gli insetti. Entrati nella bottiglia tramite l’imbuto ricreato, non riusciranno più a uscirvi data la viscosità della soluzione a base di zucchero.
Lotta biologica alle larve di maggiolino giapponese
Esistono anche diversi predatori naturali utili al contrasto del coleottero giapponese, degli innegabili alleati nella lotta biologica.
In particolare, recenti studi hanno dimostrato come l’azione di formiche, talpe, vespe Tiphia popilliavora e Tiphia vernalis e mosche Istocheta aldrichi possono limitare la proliferazione della Popillia. Queste specie si nutrono infatti delle larve, impedendo così lo sviluppo di nuovi esemplari adulti.