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Colpo di calore: cosa fare? Guida per adulti e bambini

Con l’aumento delle temperature cresce il rischio legato ai colpi di calore. Come prevenirli, riconoscerli e trattarli, anche con l'aiuto dei soccorsi.

Colpo di calore: cosa fare? Guida per adulti e bambini

Fonte immagine: Unsplash / Lubomirkin

Il caldo torrido, la forte umidità, la scarsa ventilazione sono le cause del colpo di calore, che fa aumentare rapidamente la temperatura corporea oltre i 40°C con conseguenze molto serie per la salute di adulti e bambini. Cosa fare? Come prevenirlo e trattarlo?

Il cambiamento climatico ha reso sempre più comuni le ondate di calore, quindi è molto importante proteggersi dal colpo di calore con gli accorgimenti giusti, saperne riconoscere i sintomi e intervenire con tempestività per scongiurare complicanze.

Nella nostra guida ti spieghiamo come fare per trascorrere un’estate serena e sicura.

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Fonte: Unsplash / Matteo Fusco

Colpo di calore: cos’è

Il colpo di calore è una condizione molto pericolosa caratterizzata da un rapido aumento della temperatura corporea oltre i 40°C, ipertermia, che si verifica quando l’organismo è sottoposto a un forte stress termico.

Può interessare persone di ogni età, ma alcune categorie particolarmente fragili – come anziani, neonati, bambini piccoli, malati cronici – sono più esposte a questo rischio. Le conseguenze del colpo di calore sono molto gravi: se non si interviene tempestivamente, infatti, il forte incremento della temperatura può causare complicazioni a carico di tantissimi organi e, nei casi più gravi, portare al decesso.

Le cause del colpo di calore

Il colpo di calore si verifica quando l’organismo è esposto a condizioni ambientali caratterizzate da:

  • temperatura elevata (uguale o superiore ai 35°C)
  • scarsa ventilazione
  • forte umidità (superiore al 60-70%).

In queste circostanze i sistemi di termoregolazione dell’organismo, che di norma, attraverso la sudorazione, mantengono la temperatura interna costante, intorno ai 37°C, possono non funzionare correttamente.

Il sudore evapora più lentamente a causa della forte umidità, quindi il calore corporeo non si disperde in modo adeguato. Questo, insieme alla ridotta ventilazione e alle temperature esterne molto elevate, porta a allo sviluppo del colpo di calore.

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Fonte: Unsplash / Matt Bennett

Chi è più a rischio

Come abbiamo accennato, in alcuni soggetti fragili la termoregolazione corporea è meno efficiente e non riesce a gestire il significativo sbalzo termico interno che è alla base del colpo di calore.

I meccanismi di termoregolazione sono immaturi alla nascita e si sviluppano con la crescita, quindi i neonati e i bambini piccoli – che ancora non possiedono efficaci strumenti di regolazione della temperatura corporea – possono andare incontro ad ipertermia in condizioni di forte caldo e umidità.

I sistemi di termoregolazione diventano, inoltre, meno efficienti con l’avanzare dell’età: per questo motivo, gli anziani dopo i 65 anni hanno una minore capacità di difendersi dal caldo e sono più esposti al rischio di colpi di calore.

Il pericolo è maggiore in presenza di patologie che aumentano la vulnerabilità, per esempio di malattie croniche come cardiopatie, diabete, patologie respiratorie, insufficienza renale.

Qual è la differenza tra colpo di sole e colpo di calore?

Il colpo di sole e quello di calore vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà identificano due problematiche diverse.

Il colpo di calore è provocato da particolari condizioni ambientali in cui coesistono temperature elevate, forte umidità e scarsa ventilazione. Può manifestarsi all’aperto, ma anche in un luogo chiuso o non direttamente esposto ai raggi del sole.

L’insolazione, o colpo di sole, è invece legata a un’esposizione diretta del corpo, in particolare della testa, alle radiazioni solari.

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Fonte: Unsplash / Sander Sammy

I sintomi del colpo di calore in adulti e anziani

La principale caratteristica del colpo di calore è il notevole incremento della temperatura corporea, che aumenta rapidamente in 10-15 minuti oltre i 40 °C. In adulti e anziani, questo forte e repentino sbalzo termico può causare diversi sintomi, come:

  • debolezza
  • abbassamento della pressione arteriosa, ipotensione
  • gonfiore, soprattutto ai piedi e alle caviglie, causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni periferici e dal conseguente ristagno di sangue
  • disidratazione
  • nausea e vomito
  • crampi dovuti alla perdita di sali minerali provocata dalla forte sudorazione
  • respirazione o battiti cardiaci accelerati
  • vertigini
  • mal di testa
  • disorientamento e stato confusionale.

Come riconoscere il colpo di calore nei bambini

Nei neonati e nei bambini, l’aumento della temperatura corporea può, inizialmente, manifestarsi come stress da calore, che causa segni lievi di sofferenza. Tra i primi campanelli d’allarme ci sono:

  • pianto inconsolabile
  • minore reattività agli stimoli
  • quantità ridotta di urine (che è possibile notare dai cambi di pannolino meno frequenti del solito)
  • labbra asciutte
  • pelle fredda/brividi
  • vomito
  • minore vivacità.
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Fonte: Pixabay / joffi

Se lo stress da calore viene subito identificato e si interviene tempestivamente, per esempio portando il bambino in un ambiente fresco e areato e rinfrescandogli il corpo con un bagnetto, questa condizione si risolve nell’arco di qualche ora.

Se, invece, lo stress si prolunga nel tempo, bambini e neonati possono andare incontro a forte iperpiressia, aumento della temperatura corporea oltre i 40°C e al colpo di calore.

I sintomi sono analoghi a quelli degli adulti, ma possono presentarsi anche altri disturbi, per esempio di natura dermatologica.

A causa del forte aumento della temperatura, i più piccoli possono diventare irritabili e irrequieti. Possono inoltre mostrare debolezza, sonnolenza, pallore, ipersudorazione, accelerazione del ritmo cardiaco e della respirazione, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito.

In alcuni casi può anche comparire un’eruzione cutanea da calore, con arrossamento e piccole vescicole sul collo, nella parte superiore del torace, nell’inguine e nelle pieghe del gomito.

Conseguenze e complicanze

La durata dei sintomi del colpo di calore è variabile da persona a persona: se il problema viene trattato con tempestività, i malesseri possono scomparire nell’arco di poche ore. Se, tuttavia, i primi disturbi vengono trascurati e la temperatura corporea supera i 41°C, il colpo di calore può portare al collasso e alla perdita di coscienza.

Nei casi più gravi, questa condizione può causare danni agli organi interni, come reni, polmoni, cuore, cervello, e mettere a rischio la sopravvivenza.

Per questo motivo, il colpo di calore non deve mai essere sottovalutato.

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Fonte: Unsplash / Engin Akyurt

Cosa fare in caso di colpo di calore negli adulti

In presenza di sintomi riconducibili a un colpo di calore negli adulti, è importantissimo intervenire subito. È fondamentale chiamare il medico e, nelle situazioni più gravi, se per esempio il soggetto colpito è a rischio (anziani, malati) o ha perso conoscenza, contattare immediatamente il 118 o il Numero unico europeo per le emergenze (112) per attivare i soccorsi sanitari.

Nell’attesa, è importante:

  • trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato
  • distenderla con le gambe sollevate
  • raffreddare il corpo e il capo facendo impacchi freddi con panni bagnati o immergendo il corpo in una vasca di acqua fresca, ma non troppo fredda
  • fare bere a piccoli sorsi acqua non troppo fredda o bevande arricchite con sali minerali
  • tranquillizzare la persona per cercare di mantenerla calma, perché l’ansia aumenta ulteriormente la temperatura.
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Fonte: Unsplash / Jen Theodore

Come trattare il colpo di calore in bambini e neonati

Anche quando il colpo di calore interessa neonati e bambini piccoli è importantissimo intervenire immediatamente, sia per trattare la disidratazione, sia per raffreddare l’organismo.

In presenza di sintomi lievi, è utile:

  • portare il bambino o il neonato all’ombra o ridurre la sua esposizione al calore (per esempio accendendo l’aria condizionata in macchina)
  • fare un bagnetto o bagnare il corpo con acqua fresca per raffreddare la cute
  • dare da bere latte materno o artificiale ai neonati, acqua o succo di frutta ai bambini già svezzati.

Tra i sintomi che segnalano un colpo di calore più grave ci sono:

  • febbre
  • difficoltà respiratoria
  • convulsioni
  • apatia.

Se bambini e neonati manifestano questi disturbi, è importante contattare immediatamente il pediatra o recarsi al più vicino pronto soccorso.

Cosa non fare in caso di colpo di calore

In presenza di un colpo di calore è importante evitare alcuni comportamenti che, oltre ad essere inutili, potrebbero peggiorare la situazione. In particolare:

  • non somministrare farmaci antipiretici per abbassare la temperatura senza aver consultato il medico
  • non strofinare il corpo con l’alcol come suggerisce una vecchia credenza, perché potrebbe raffreddarlo troppo rapidamente e provocare uno sbalzo termico pericoloso.
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Fonte: Unsplash / Andrew Seaman

Come prevenire i colpi di calore

Il colpo di calore è una condizione dalle conseguenze molto serie, ma fortunatamente può essere prevenuto adottando semplici accorgimenti per proteggere adulti e bambini.

Ecco i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità per prevenire i colpi di calore:

  • uscire solo nelle ore più fresche della giornata, fino alle 11 e dopo le 18
  • indossare abiti comodi e leggeri, preferibilmente in fibre naturali come cotone e lino, che non ostacolano la traspirazione, e di colori chiari, che non assorbono i raggi solari
  • non svolgere attività sportiva nelle ore più calde
  • bagnare spesso la testa e rinfrescare il corpo con bagni e docce
  • aumentare il consumo di acqua per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione: salvo indicazioni diverse del medico, è consigliabile berne almeno 2 litri al giorno
  • fare pasti leggeri, prevalentemente a base di frutta e verdura, limitare i condimenti piccanti e preferire pesce e carni bianche
  • evitare gli alcolici, che aumentano la sensazione di calore e la sudorazione
  • programmare i viaggi in auto nelle ore meno calde e portare con sé una scorta d’acqua
  • non lasciare persone nella macchina parcheggiata al sole, neanche per brevi periodi
  • arieggiare la casa durante la notte e al mattino presto in modo da far entrare aria fresca
  • non indirizzare l’aria dei ventilatori sulle persone, ma regolarli in modo da farla circolare in tutto l’ambiente
  • regolare la temperatura dei condizionatori intorno a 25-26 gradi e, comunque, fare in modo che la differenza tra la temperatura dell’ambiente e quella esterna sia di pochi gradi, per evitare uno sbalzo termico troppo elevato.

Sul sito del Ministero della Salute, da maggio a settembre, puoi trovare i Bollettini delle ondate di calore, che ti avvisano quando le temperature e le condizioni meteorologiche nelle diverse città raggiungono i livelli considerati a rischio. Questo ti aiuta a mettere in atto tutte le misure utili per proteggere te e la tua famiglia dai pericoli del colpo di calore.

Da ricordare, il colpo di calore nei cani è un’ipotesi possibile quanto nell’uomo, motivo per cui facciamo attenzione ai nostri amici di zampa.

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