Prato ingiallito in estate: cosa fare
Un prato ingiallito può risultare abbastanza frequente in estate, sia per le alte temperature di stagione che per un eccessivo apporto d'acqua: cosa fare.
Fonte immagine: Henning van Wyk via Shutterstock
Tradizione vuole che l’erba del vicino sia sempre più verde, così come ricorda un famoso proverbio. E una simile eventualità può diventare del tutto letterale in estate, quando non capita di rado che il proprio giardino si tinga di piccole macchie gialle, o di intere porzioni rinsecchite, rendendolo così poco gradevole e appagante alla vista. Ma quali sono le ragioni che portano il manto erboso a ingiallire durante la stagione e quali interventi possono essere messi in pratica, sia dal punto di vista preventivo che di risoluzione?
Prima di cominciare, è bene sottolineare come la possibilità di imbattersi in un prato rinsecchito dipendano anche dal clima tipico della propria zona di residenza. Per questo motivo, utile sarà chiedere consiglio al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, anche per vagliare quale tipologia di manto erboso sia preferibile coltivare.
Prato in estate: perché ingiallisce?
La stagione estiva porta alla mente immagini di splendidi e rigogliosi prati verdi, magari abbelliti da una piccola vegetazione floreale o di simpatici animaletti. Eppure, proprio nel periodo in cui la crescita del manto erboso dovrebbe risultare più rigogliosa, non è raro imbattersi in aree secche e ingiallite. Le ragioni possono essere le più svariate e, purtroppo, non sempre recuperabili se non con una nuova semina.
In estate le temperature esterne sono ovviamente molto elevate e il sole, soprattutto per quei giardini orientati a sud, colpisce l’erba anche per otto ore consecutive. Questa normale condizione atmosferica potrebbe determinare un’evaporazione repentina dell’acqua trattenuta all’interno del terreno, privando quindi il prato di una delle sue principali necessità di nutrimento. La disidratazione, di norma, è la ragione primaria che porta i fili d’erba a ingiallire rapidamente.
In estate le temperature esterne sono ovviamente molto elevate e il sole, soprattutto per quei giardini orientati a sud, colpisce l’erba anche per otto ore consecutive. Questa normale condizione atmosferica potrebbe determinare un’evaporazione repentina dell’acqua trattenuta all’interno del terreno, privando quindi il prato di una delle sue principali necessità di nutrimento. La disidratazione, di norma, è la ragione primaria che porta i fili d’erba a ingiallire rapidamente.
Non è però tutto, poiché anche un eccesso d’acqua potrebbe portare a medesimi risultati, con una rapida morte del prato. I ristagni, dovuti a un’abbondante irrigazione o ai frequenti fenomeni temporaleschi di stagione, potrebbero portare l’apparato radicale dell’erba a marcire repentinamente, privando la pianta della suo veicolo d’elezione per l’approvvigionamento di sostanze nutritive.
Prevenzione e trattamento
Per evitare un poco piacevole decadimento del manto erboso durante l’estate, è innanzitutto necessario agire preventivamente. L’irrigazione del prato dovrà infatti essere frequente, soprattutto se la propria zona non fosse coinvolta da grandi precipitazioni, preferendo le prime ore del mattino o il tramonto per evitare che il calore solare determini una veloce evaporazione dell’acqua. Il terreno dovrà risultare sempre umido, ma non fradicio, per una profondità di circa 10 centimetri.
Al contrario, in caso si vivesse in una zona dalle estati tipicamente piovose e di frequente colpite da violenti temporali, utile sarà non solo ridurre l’annaffiatura, ma anche aumentare la capacità del terreno di far defluire l’acqua. Nella maggior parte dei casi è sufficiente aggiungere sabbia, riducendo così l’effetto argilloso del terriccio, ma utile potrebbero essere anche canali di scolo e piccole tubature di raccolta sotterranee.
Altrettanto importante è provvedere a una certosina manutenzione del prato, rispettando le specificità tipiche della stagione. Innanzitutto, si sconsiglia di calpestare l’erba frequentemente, soprattutto nelle fasi di crescita, poiché questo comportamento incentiva secchezza e ingiallimento. Ancora, nei periodi più caldi dell’anno è consigliato evitare tosature eccessivamente corte, poiché potrebbero portare a un sensibile surriscaldamento del terreno.
Qualora il prato dovesse risultare ormai ingiallito, le possibilità di recupero potrebbero essere davvero limitate. In caso le chiazze gialle dovessero apparire solamente sulle estremità dell’erba, si potrà tentare una blanda tosatura e, contestualmente, incrementare l’apporto d’acqua e di concime. Quando gli interi fili d’erba risultano gialli, invece, potrebbe essere necessaria una semina sostitutiva.