Acido folico: controindicazioni
Assumere acido folico giova alla salute purché si rispettino le dosi consigliate e si conoscano bene effetti collaterali e controindicazioni.
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Acido folico, folacina, vitamina B9. In qualsiasi modo si decida di chiamarla, questa sostanza si rivela benefica per la salute ed entra in gioco in numerosi processi dell’organismo. La si assume attraverso alcuni cibi o con appositi integratori, talvolta necessari per assicurarne il fabbisogno standard, oppure per aumentarne l’apporto in alcuni specifici casi, come lo stato di gravidanza o la fase che la precede.
La folacina aiuta a proteggere il feto da alcune malformazioni, come la spina bifida, ma può essere necessaria anche per curare determinati disturbi non strettamente legati alla gestazione. In ogni caso è il medico a indirizzare il paziente verso gli integratori, indicando la posologia adeguata, tenendo conto dell’alimentazione, dello stato di salute in generale, dei medicinali assunti. Questo perché anche l’acido folico è soggetto a controindicazioni ed effetti collaterali.
Controindicazioni
Attenersi alle dosi consigliate è fondamentale non solo per evitare possibili effetti indesiderati, ma anche perché in alcune situazioni o condizioni l’assunzione di vitamina B9 diventa potenzialmente dannosa.
È il caso dell’anemia e di alcune disfunzioni renali, così come di gravi infezioni dell’organismo. Nel caso dell’anemia megaloblastica, ad esempio, l’assunzione di acido folico rende difficoltosa l’identificazione dell’anemia perniciosa causata a sua volta da un deficit di vitamina B12, con il conseguente aumento del rischio di andare incontro a problemi neurologici.
Anche in caso di epilessia è consigliabile procedere con cautela con l’assunzione di acido folico, che può provocare effetti collaterali spiacevoli dovuti all’interazione con altri farmaci. Il rischio è quello di subire crisi conclusive.
Interazione con farmaci
A tal proposito, è doveroso sottolineare come esistano anche altri farmaci che possono interagire in modo negativo con l’acido folico, medicinali solitamente prescritti in caso di pressione arteriosa alta. A prestare molta attenzione devono essere anche i pazienti diabetici che assumono farmaci per tenere sotto controllo la glicemia, infatti la vitamina B9 può limitare il livello di glucosio nel sangue.
Anche la semplice aspirina può avere un’interazione potenzialmente dannosa, tanto da limitare fortemente gli effetti positivi di questo medicinale sulla proteina C-reattiva.
Effetti collaterali
Il sovradosaggio di acido folico può determinare alcuni effetti collaterali più o meno gravi, sebbene sia solitamente ben tollerato dall’organismo. Tra quelli maggiormente comuni si annoverano eritemi e orticarie, prurito, crampi muscolari, disturbi dell’apparato gastrointestinale come nausea e diarrea, ma anche stomatite, alopecia e alterazioni dell’umore.
Si rischia il sovradosaggio superando di molto le dosi consigliate, che variano anche per età e come già accennato si potenziano in gravidanza e allattamento. Solitamente, in assenza di rischi di carenza o di condizioni specifiche, per garantire un adeguato apporto di acido folico è sufficiente integrare nella dieta alcuni alimenti che ne sono ricchi: vegetali a foglia verde come bietole, broccoli, cavolfiori e frutta fresca come banane, meloni, arance e avocado. Un’ottima fonte di vitamina B9 sono anche i legumi – soprattutto soia, ceci, lenticchie – e i cereali integrali, così come il latte.