Caffè d’orzo: proprietà e benefici
Il caffè d'orzo è una delle principali alternative alla classica tazzina di espresso, ecco quali sono proprietà, benefici e valori nutrizionali.
Fonte immagine: A cup of coffee with dried barley / Shutterstock
Il caffè d’orzo è tra i più famosi surrogati della tradizionale tazzina di espresso. Può essere preparato anch’esso con la moka o in maniera del tutto analoga a quanto previsto per il “cugino” ricco di caffeina, come anche disciolto in acqua in versione solubile. È disponibile anche nella versione in cialde.
Il consumo di caffè d’orzo si è diffuso in Europa soprattutto durante il secondo conflitto mondiale, mantenendo un certo successo anche negli anni seguenti. A lungo andare l’affezione per questa bevanda è andata in un certo senso scemando nel resto del Vecchio Continente mentre è rimasta forte in Italia, dove si conferma una soluzione molto amata da chi non può assumere caffeina.
Caffè d’orzo: proprietà e benefici
Caffè d’orzo: valori nutrizionali
Ad ogni 100 grammi di caffè d’orzo in polvere corrispondono circa 80 grammi di carboidrati (perlopiù complessi), 5-6 grammi di proteine e 2,7 gr. di lipidi (perlopiù acidi grassi polinsaturi). Sono presenti inoltre in buone quantità potassio (1840 mg) e fosforo (580 mg), mentre le fibre sono appena lo 0,1%.
L’apporto calorico per 100 grammi di prodotto è stimato in circa 350 kcal, mentre sono presenti anche altri sali minerali (oltre a potassio e fosforo) quali sodio (73 mg), calcio (52 mg), ferro (4,6 mg) e zinco (0,5). Presente in una discreta quantità (16,9 mg) la niacina anche nota come vitamina PP o B3. Risultano invece assenti la caffeina e il colesterolo.
Proprietà e benefici
Uno dei principali benefici offerti dal caffè d’orzo è senz’altro l’assenza di caffeina, che lo rende una soluzione molto apprezzata da chi soffre di ipertensione e ha bisogno di una bevanda mattutina che non influisca sulla pressione sanguigna. A questo particolare tipo di caffè è inoltre associata un’azione di controllo del glucosio nel sangue, il che rende questa bevanda benefica per chi soffre di iperglicemia.
L’assenza di colesterolo è un altro dei punti a favore del caffè d’orzo, che si presta inoltre al consumo da parte di molte delle persone affette da patologie metaboliche o alimentari, eccezion fatta chiaramente per chi soffre di celiachia, in quanto l’orzo contiene glutine.
Una certa cautela nell’assunzione di questa bevanda viene però dalla presenza di acrilamide, sostanza tossica se assunta a elevate quantità e presente in tutti i prodotti “tostati” (tra i quali anche il classico caffè). Limitarsi a una tazza da tè al giorno di caffè d’orzo viene generalmente ritenuto un limite soglia sicuro.