Eolico offshore 2016: meno installazioni, ma più investimenti
Eolico offshore che frena nel numero di installazioni, ma che torna ad attrarre gli investitori: il quadro del settore tracciato da WindEurope.
Fonte immagine: Offshore wind turbine farm | Shutterstock
L’andamento dell’eolico offshore ha visto nel 2016 un calo delle installazioni a fronte di investimenti in crescita. Questo il quadro tracciato dal rapporto “The European offshore wind industry. Key trends and statistics 2016” di WindEurope.
La potenza installata per quanto riguarda gli impianti eolici offshore si è ridotta del 48,4% rispetto all’anno precedente, sebbene il settore sia tornato ad attrarre gli investitori: gli investimenti nell’energia del vento in mare sono cresciuti nel 2016 del 40%.
Nello specifico è stata intallata e connessa alla rete un potenza pari a 1558 MW, corrispondenti a 338 nuove turbine distribuite in 6 grandi centrali. La parte del leone nel settore eolico offshore è stata recitata dalla Germania, 813 MW installati, seguita da Paesi Bassi (691 MW) e Regno Unito (56 MW).
Il dato sulla potenza totale vede l’Europa raggiungere i 12631 MW di potenza: 3589 le macchine installate, distribuite su 81 wind farm e 10 Paesi. In prima fila tra i produttori di turbine eoliche è Siemens Wind Power, che detiene il 67,8% della “capacità totale attualmente installata in Europa”: la compagnia ha inoltre “firmato” il 98% delle turbine connesse nel 2016. Completano il podio MHI Vestas Offshore Wind (16,4% della potenza) e Senvion (6,2%).
Per quanto riguarda invece gli investimenti la crescita è pari a 18,2 miliardi di euro (+40%), con potenza finanziabile equivalente a 4900 MW. Ad attrarre maggiormente gli investitori Regno Unito (10,5 miliardi di euro) e Germania (4,3 mld), seguite da Belgio, Danimarca e Finlandia.
Incoraggianti secondo il rapporto di WindEurope sono le prospettive per il settore eolico offshore, che potrebbe toccare quota 15 GW cumulativi entro la fine del 2017 e addirittura quota 24,6 GW al 2020.