GUMPoint: in Argentina le gomme da masticare prendono nuova vita
Dall'Argentina il progetto GUMPoint per togliere le gomme da masticare dalle strade e farle diventare nuovi prodotti in plastica.
Fonte immagine: gumpoint.com
Per chi ha una certa sensibilità ambientale non c’è niente di più fastidioso che camminare per strada e vedere per terra mozziconi di sigaretta e gomme da masticare gettati senza alcun riguardo. Tra l’altro sono molto complicati da rimuovere, soprattutto le gomme che si attaccano al suolo e col tempo diventano delle macchie nere sull’asfalto. Ma qualcuno ha pensato che persino i chewing gum usati possono diventare una risorsa.
In Argentina è nato il progetto GUMPoint: nelle città sudamericane sono stati installati una serie di colorati bidoni in materiale riciclato, che attirano l’attenzione e che hanno lo stesso colore delle storiche gomme da masticare, il fucsia. Qui è possibile gettare il chewing gum dopo averlo masticato, evitando che arrivi al suolo. E già qui la rivoluzione sarebbe stata fatta.
Ma il progetto va oltre perché il gruppo di studenti dell’Università di San Andrés di Buenos Aires, da cui l’idea è nata, ha capito che anche questo rifiuto poteva diventare qualcos’altro, poteva rappresentare una risorsa. Hanno messo in moto un vero e proprio processo di riciclaggio a circuito chiuso: è stato organizzato un servizio di raccolta della gomma dai bidoni.
Questa viene poi stoccata e va quindi alla lavorazione che comprende fasi di disinfezione, polverizzazione, essicazione, estrusione e calandratura (un processo di produzione industriale che determina una deformazione plastica nei materiali). Ne risultano nuovi polimeri, aggregati in piccole particelle che vengono raccolte in sacchi di plastica da 5 chilogrammi.
Questo materiale riesce quindi a trovare nuova vita e a “rinascere” come plastiche di vario tipo destinate a prodotti differenti: si va dagli stivali di gomma e sandali, fino ai telefoni cellulari, agli oggetti di design, agli imballaggi e altro ancora. Un meccanismo che rientra perfettamente nel concetto di economia circolare.
Un progetto che, come si legge nel sito che lo racconta, ha anche un intento etico, quello di educare a nuovi comportamenti, più consapevoli e rispettosi, anche dell’ambiente:
GUMPoint cerca di essere un vero e proprio innesco per una nuova cultura responsabile per l’ambiente che ci circonda. Uno spazio in cui è possibile creare consapevolezza e diffondere un impegno imprenditoriale di reale carattere ambientale con chiaro senso sociale. Farti sentire parte di una nuova cultura responsabile della gestione dei rifiuti è uno dei pilastri della nostra missione.
Un progetto che dalle buone intenzioni arriverà alla realtà perché dai primi mesi del 2016 i prodotti ottenuti da questa materia seconda saranno disponibili sul mercato. La speranza è che riesca a varcare i confini nazionali e che presto possiamo vedere i simpatici bidoni rosa anche nelle nostre strade.