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Strappo muscolare coscia: cause e rimedi

Lo strappo muscolare alla coscia è un disturbo frequente, soprattutto fra gli sportivi: le cause, i sintomi principali e il trattamento, anche naturale.

Strappo muscolare coscia: cause e rimedi

Lo strappo muscolare alla coscia è un trauma decisamente frequente fra gli sportivi, in particolare fra coloro che sollecitano di continuo gli arti inferiori, come calciatori, corridori e ciclisti. Quali sono le cause, i sintomi e i rimedi più indicati?

Lo strappo è normalmente un disturbo molto grave della muscolatura, perché comporta la rottura delle fibre muscolari. Per questo motivo, nell’immediato di un incidente, è indispensabile valutare il parere di un medico o di uno specialista per verificare l’intensità del danno. L’automedicazione non è in questo caso indicata.

Cause e sintomi

Strappo muscolare donna
Fonte: Woman runner hold her sports injured leg via Shutterstock Woman runner hold her sports injured leg via Shutterstock

Genericamente si indica lo strappo muscolare come una profonda lesione di un muscoloso, con la rottura in toto o in parte delle fibre che lo compongono. Quando il trauma coinvolge meno del 50% delle fibre di un fascio di muscoli, si parlerà di distrazione muscolare. Quando invece questa percentuale è superata, si verificherà uno strappo vero e proprio.

Sono molteplici le cause che possono portare a uno strappo muscolare e, nel caso della coscia, è solitamente la sollecitazione eccessiva a determinarne la ragione più frequente. In questo particolare disturbo, infatti, non è raro che vengano coinvolti i muscoli adduttori, i muscoli flessori e il quadricipite. Sebbene le casistiche siano le più svariate, si può annoverare nel gruppo lo sforzo eccessivo, l’attività fisica più complessa rispetto alle proprie capacità, la mancanza di stretching, dei movimenti irregolari o delle estensioni anomale degli arti, mancato riscaldamento soprattutto in ambienti umidi e freddi, quindi sedentarietà e sovrappeso.

Il sintomo iniziale è solitamente un dolore lancinante, che può originare da qualsiasi muscolo della coscia fino a irradiarsi nelle aree vicine, come a inguine e pube. Il dolore può essere talmente forte da richiedere l’immediata interruzione dell’attività in corso, quindi l’assistenza di terzi per raggiungere il più vicino pronto soccorso. Il muscolo coinvolto sarà contratto, spesso può verificarsi un rigonfiamento “a bozza” nella sede del distacco delle fibre, quindi si possono notare ematomi anche estesi poiché lo strappo comporta anche la rottura dei capillari che portano sangue all’area coinvolta.

Primo trattamento e rimedi

Pronto soccorso
Fonte: A red Emergency sign at the entrance to a hospital via Shutterstock A red Emergency sign at the entrance to a hospital via Shutterstock

Nell’immediato dell’incidente, è innanzitutto indicato assumere una posizione di riposo, evitando di poggiare a terra la coscia coinvolta o di caricarne il peso del corpo. In attesa di soccorsi, in alcuni casi può essere indicato sdraiarsi sul fianco opposto rispetto a quello del trauma. Quindi, meglio se con l’aiuto di terzi, si cerca di elevare la gamba e si applica del ghiaccio per favorire la vasocostrizione e ridurre l’edema, senza però massaggiare l’area affetta con la conseguenza di creare dei danni ulteriori. In un primo momento, inoltre, è meglio evitare bendaggi di compressione per non infiammare ancor di più il muscolo, lasciando questa operazione ad appannaggio del personale medico specializzato.

Superata la fase d’urgenza, il decorso e il trattamento di recupero dello strappo alla coscia è praticamente identico a quello del disturbo verificatosi in altre parti del corpo. Due le casistiche, a seconda si tratti di un trauma moderatamente contenuto oppure di intensa gravità. Nel primo caso, lo specialista prescriverà un periodo di riposo variabile dai 15 ai 30 giorni, con spesso l’associazione ad antinfiammatori e FANS per ridurre gonfiore e dolore. Dopo questa fase, si potrà iniziare un percorso di fisioterapia mirato e ricominciare l’attività sportiva dopo 3-5 mesi. Nel secondo, invece, potrà rendersi necessario un intervento chirurgico per riportare il muscolo nella sua naturale sede.

I rimedi naturali hanno in questo frangente un effetto solamente sintomatico e, non ultimo, dovranno essere discussi con il medico prima dell’assunzione per evitare controindicazioni ed effetti collaterali anche gravi. In genere, si può ricorrere a quei rimedi alimentari con potere antinfiammatorio come lo zenzero, quindi utilizzare delle lozioni topiche per rinfrescare l’area e ridurre il gonfiore. Fra i tanti, una buona alternativa può arrivare dall’aloe vera in gel. Bisogna però fare attenzione all’applicazione: a lieve tampone anziché a massaggio, per evitare si sollecitare le fasce muscolari dolenti.

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