Ernia crurale: sintomi e cura
L'ernia crurale, o femorale, si forma nella parte alta della coscia ed è una protuberanza dell'intestino attraverso l'anello crurale: sintomi e terapia.
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L’ernia crurale, detta anche ernia femorale, è una protrusione di una piccola parte dell’intestino attraverso l’omonimo anello crurale: si tratta di uno spazio che si trova tra il pube e l’arcata del femore. In condizioni fisiologiche l’anello è ricoperto da una fascia, chiamata ileo-pubica. In altre questa copertura si indebolisce, favorendo la formazione dell’ernia. Esternamente si vede, o comunque è palpabile, una formazione delle dimensioni di una noce nella parte superiore della coscia, praticamente vicino alla zona inguinale.
Questa forma di ernia rappresenta il 2-5% di tutte le varianti addominali ed è più frequente nelle donne: più del 70% dei casi. In genere, i primi segnali di indebolimento della fascia di protezione dell’anello crurale compaiono intorno ai 30 anni: spesso si manifestano dopo una gravidanza o in seguito a eccessivi e non preparati sforzi fisici.
I fattori di rischio per questo tipo di ernia sono:
- obesità;
- gravidanze multiple e ravvicinate nel tempo;
- sedentarietà.
Sintomi dell’Ernia Crurale
Fonte: Ultrasound medical device for diagnostics via Shutterstock
La formazione di questo tipo di ernia può essere anche del tutto asintomatica, anche se è davvero raro che il paziente non lamenti almeno un fastidio a livello della radice della coscia. Più spesso l’erniazione causa dolore, anche se di lieve e sopportabile intensità. In genere, né i colpi di tosse né gli starnuti accentuano i fastidi. Il dolore è associato a un certo “senso di peso”: entrambi i sintomi aumentano di intensità finché si è in piedi, mentre tendono ad attenuarsi quando ci si sdraia o si piega la gamba.
I paziente che soffre di ernia crurale va spesso incontro a complicanze: circa il 30 % degli interventi chirurgici viene eseguito d’urgenza.
La diagnosi viene fatta con la visita medica e, in genere, questa è sufficiente. In alcuni casi potrebbe essere necessaria un’ecografia addominale. L’approfondimento diagnostico serve per escludere le tumefazioni a carico del linfonodo di Cloquet, un grosso linfonodo localizzato nella zona crurale. Inoltre, anche una varice delle vena safena o un aneurisma sull’arteria femorale potrebbero presentarsi alla visita in modo simile: dunque l’ecografia diventa un utile e non invasivo sistema di diagnosi.
Terapia dell’Ernia Crurale
L’ernia crurale si può operare, anche per evitarne le complicanze. L’intervento prevede una piccola incisione per la riparazione del danno alla parete addominale, tramite tre tecniche chirurgiche che saranno scelte di volta in volta dallo specialista. Una delle metodiche più comuni consiste in un intervento di chirurgia plastica, con l’applicazione di una rete di materiale sintetico – di solito polipropilene – per rinforzare l’anello crurale nel punto di cedimento corrispondente all’ernia.
Evitare il sovrappeso, gli sforzi fisici eccessivi non preparati, mangiare molta frutta e verdura fresca anche per combattere la stitichezza, fare regolarmente attività fisica anche se di lieve-media intensità, sono accorgimenti tutti utili per un’efficace prevenzione dell’ernia crurale.