Città vegan-friendly: vince Berlino, Italia assente
Nella classifica delle città più vegan-friendly al mondo non c'è spazio per l'Italia: Berlino conquista lo scettro, seguita da New York e Portland.
Fonte immagine: Chief cook preparing salad | Shutterstock
Nel gotha delle città vegan-friendly l’Italia è del tutto assente. È quanto svela la nuova classifica del sito Happy Cow, una sorta di punto di riferimento per la ristorazione e l’imprenditoria vegana, con la definizione dei luoghi del mondo più inclini a un’alimentazione priva di ingredienti di origine animale.
La palma d’oro per la città più amica dei vegani la conquista Berlino, superando incredibilmente la seconda classificata New York. Si tratta di un successo non da poco per la capitale tedesca, considerato come la Grande Mela solo pochi giorni fa sia stata premiata da PETA per l’impegno nell’incentivare uno stile di vita vegano, oltre che a fornire numerose alternative alla dieta onnivora.
Seguono quindi Portland e San Francisco, a conferma di come gli Stati Uniti siano abbastanza pionieri di questo trend, quindi l’eccentrica Londra. L’Italia è invece del tutto assente, battuta anche da luoghi esotici come la verdissima Thailandia. Di seguito, la lista completa dei cinque vincitori e degli altrettanti runner-up:
- Berlino;
- New York;
- Portland;
- San Francisco;
- Londra;
- Los Angeles;
- Chiang Mai;
- Singapore;
- Toronto;
- Taipei.
La redazione di Happy Cow riconosce come Milano sia una delle città con più ristoranti veg al mondo, grazie alla presenza di ben 23 esercizi dedicati, ma qualcosa evidentemente impedisce al capoluogo lombardo di entrare in classifica.
Sebbene sullo Stivale si stiano moltiplicando a vista d’occhio le iniziative in favore di un’alimentazione più rispettosa degli animali e della salute, dalle fiere vegane ai fast food del tutto vegetali, questa dieta rimane ancora relegata a una nicchia di utenti, mentre nelle altre metropoli mondiali ha già trovato pieno riconoscimento e approvazione dal pubblico.
Non è però detto che la situazione non cambi nei prossimi anni, considerato come sempre più italiani si stiano orientando verso l’abbandono della nutrizione onnivora: il 6,5% della popolazione ha già optato per la dieta vegetariana, mentre poco meno dell’1% per quella vegana. Dati che, secondo l’Eurispes, sono destinati a crescere nei prossimi anni.