Un taxi elettrico fatto con materiali riciclati a Gaza
Un taxi elettrico con materiali riciclati costato 1.000 dollari: a Gaza tutto questo è diventato realtà.
Viaggiare a bordo di un veicolo totalmente ecologico ed ecocompatibile, senza inquinare allo scarico né consumare preziose risorse per la stessa fabbricazione del mezzo è possibile, anche senza investire chissà quali cifre nell’acquisto di futuristici modelli che ancora tardano ad arrivare sul mercato. La conferma di quanto la buona volontà vada spesso oltre i vincoli a cui devono stare i grossi costruttori arriva da Gaza, dove un certo Munther al-Qassas, un tassista locale, ha deciso di costruire da sé il proprio taxi elettrico con materiali riciclati.
Il trentaduenne palestinese ha infatti assemblato pezzo dopo pezzo la sua auto elettrica lavorando per diversi mesi sul tetto della propria casa usando i materiali che si è trovato a disposizione. Il telaio del taxi è realizzato infatti interamente in legno, mentre le ruote derivano da vecchie carriole. La batteria di cui il mezzo è dotato richiede un tempo di ricarica di cinque ore ed è in grado di fornire un’autonomia massima per circa quattro ore di funzionamento.
Il vantaggio principale, come sottolineato dal tassista, è quello di evitare le lunghe cose che si creano a Gaza per accaparrarsi il carburante tradizionale, oltre a favorire un notevole risparmio dei costi con positivi riflessi sulla sua attività lavorativa.
La capacità di trasporto del veicolo in questione è di due passeggeri, mentre la velocità massima raggiungibile è limitata a poco meno di 20 km/h, cioè quanto basta per un giro turistico in pieno centro. Il costo del taxi elettrico “fai da te” si aggira sui 1.000 dollari, ma il suo proprietario e inventore ha annunciato di voler apportare altre migliorie, avendo come scopo quello di rendere il mezzo totalmente autosufficiente grazie all’energia solare.