Greenstyle Sostenibilità Consumi Monsanto brevetta semi di frutta e verdura: petizione per fermarla

Monsanto brevetta semi di frutta e verdura: petizione per fermarla

Avaaz si schiera contro i brevetti delle sementi naturali da parte di multinazionali come la Monsanto

Monsanto brevetta semi di frutta e verdura: petizione per fermarla

Secondo voi è possibile brevettare la vita? No, non è una battuta, è quello che sta davvero accadendo. Basta considerare un seme un “prodotto”, una modalità di coltivazione un’invenzione ed ecco che si possono brevettare i semi di cocomero o di melanzana. Se poi vuoi coltivarne anche tu, caro mio, devi pagare.

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No, non stiamo parlando neanche di un film di fantascienza. È la realtà, quello che accade davvero oggi. A denunciarlo i ragazzi di AVAAZ:

Sembra incredibile, ma Monsanto e soci ci riprovano. Queste voraci aziende di biotecnologie hanno trovato un modo per conquistare il monopolio sui semi della vita, quelli che ci danno il nostro cibo. Stanno cercando di ottenere brevetti su varietà di verdura e frutta che consumiamo quotidianamente come cocomeri, broccoli e meloni, costringendo virtualmente i coltivatori a pagare per i semi e con il rischio di essere denunciati se non lo fanno.

Chiaramente nessuna legge può permettere una cosa del genere, perché non stiamo parlando di sementi OGM, ma di prodotti del tutto naturali. Pare però che delle scappatoie legali abbiano dato davvero il via libera alle aziende di biotecnologia.

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Fermarli è possibile, però, e quelli AVAAZ ci stanno provando:

Possiamo però impedire che si comprino l’intera Madre Natura. È vero che aziende come la Monsanto hanno trovato delle scappatoie per aggirare le leggi europee e ottenere il monopolio dei semi normali, ma noi possiamo ancora bloccarle prima che stabiliscano un pericoloso precedente a livello globale. Per farlo abbiamo bisogno che Paesi chiave come la Germania, la Francia e l’Olanda (dove il dissenso sta già crescendo) chiedano che si voti per fermare i piani della Monsanto.

Per questo AVAAZ chiede ai suoi sostenitori di firmare l’appello. Servono almeno 2 milioni di firme. Pur con i limiti propri della metodologia di lotta scelta, va dato atto all’associazione di aver reso nota all’opinione pubblica una situazione ai limiti dell’imbarazzante. L’auspicio è che le multinazionali siano costrette a mollare la presa sulla vita. Hanno già fatto abbastanza danno con OGM e simili.

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