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Micro cogeneneratori: cosa sono e quando convengono

I micro cogenatori sono degli impianti sempre più diffusi a livello domestico: questi sistemi permettono infatti di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore per il riscaldamento o l'acqua calda sanitaria. Possono essere alimentati con classici combustibili, biomasse o anche dall'energia solare: sono indicati soprattutto per quelle famiglie che si assestano su alti consumi energetici.

Micro cogeneneratori: cosa sono e quando convengono

Fonte immagine: Sigit Yulianto via iStock

I micro cogeneratori si stanno sempre più diffondendo a livello domestico per la produzione di energia elettrica e calore, da sfruttare quest’ultimo per il riscaldamento o la produzione di acqua calda sanitaria. Ma come funzionano questi impianti, quanto sono sostenibili e, soprattutto, quando risultano convenienti?

Come già anticipato, i micro cogeneratori sono dei dispositivi – di piccole e medie dimensioni, così come suggerisce il nome, affinché possano essere utilizzati a livello residenziale – per produrre contemporaneamente calore ed energia elettrica. Non particolarmente diffusi, stanno attirando negli ultimi anni sempre più le attenzioni dei consumatori, come fonte energetica alternativa per la casa. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Cosa sono i micro cogeneratori

Con il termine micro cogeneratori si identificano degli impianti, utilizzati a livello domestico, per la produzione contemporanea di calore ed energia elettrica. Si tratta di sistemi a combustione, non molto dissimili a un comune motore endotermico. Mentre il carburante viene bruciato, si ottiene infatti:

  • la produzione di energia elettrica tramite il movimento di pistoni o generatori;
  • la raccolta del calore derivante dalla combustione, per scopi di riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.

Tipicamente, i micro cogeneratori utilizzati a livello residenziale presentano potenze inferiori ai 50 kW. In commercio li si trova anche con il nome di microgeneratori, identificati dalla sigla MCHP: Micro Combined Heat and Power.

Le tipologie di micro cogeneratori

Termosifone
Fonte: Pixabay

Come facile intuire, le dimensioni e la potenza dei micro cogeneratori possono variare enormemente a seconda delle esigenze dell’edificio in cui l’impianto verrà installato. Ne esistono però diverse tipologie, a seconda dell’utilizzo principale che se ne vorrà fare e della tipologia di carburante:

  • a combustibile fossile: questi sistemi si alimentano sfruttando i più comuni combustibili fossili, come il gasolio oppure il metano;
  • a biomassa: si tratta di micro cogeneratori che si avvalgono di biomasse per il loro funzionamento, come la legna, il truciolato, il pellet o il cippato;
  • a biogas: come suggerisce il nome, questi sistemi si avvalgono di biogas per il loro funzionamento;
  • a energia solare: si tratta di particolari sistemi che, combinando l’azione di pannelli fotovoltaici e solare-termici, riescono a produrre contemporaneamente sia calore che energia.

In genere, gli impianti più richiesti sono quelli a combustibili fossili oppure a biomasse. In questi sistemi non vi è un perfetto equilibrio tra la produzione di energia e calore, bensì è proprio la parte termica quella più efficiente. Di norma, i microgeneratori domestici non garantiscono la copertura dell’intero fabbisogno energetico della casa, ma circa i 2/3 dell’energia consumata da una famiglia tipo di quattro persone. Molto, ovviamente, cambia a seconda delle dimensioni e della potenza dell’impianto a propria disposizione.

I vantaggi dei micro cogeneratori

Il ricorso ai micro cogeneratori presenta numerosi vantaggi, sia in termini di energia elettrica prodotta che per i sistemi di riscaldamento della casa. Fra i più rilevanti, si elencano:

  • Elevata efficienza energetica: poiché i microgeneratori permettono di produrre contemporaneamente calore ed elettricità, sono decisamente più efficienti rispetto ai classici impianti separati presenti nelle case. Inoltre, sono progettati per massimizzare la produzione sia di energia che di calore, evitando sprechi;
  • Limitato impatto ambientale: poiché si avvalgono di diverse tipologie di combustibili, i micro cogeneratori non possono essere considerati a impatto zero in termini di emissioni climalteranti. Tuttavia, risultano meno impattanti delle normali caldaie o dei generatori di energia, fatta però esclusione per i sistemi fotovoltaici;
  • Costi energetici ridotti: proprio poiché la produzione di energia e di calore è congiunta, si dimezza il peso in bolletta di queste necessità quotidiane, utilizzando un unico apparecchio. Tuttavia, affinché siano effettivamente economici, bisogna prima rientrare nella spesa iniziale per il loro acquisto e la loro messa in posa.

Inoltre, è utile sottolineare che l’installazione di un microgeneratore può permettere di accedere a incentivi e sgravi fiscali, come ad esempio i classici Ecobonus e Bonus Ristrutturazione.

Quando convengono i micro cogeneratori

Contatori energia
Fonte: Pixabay

I micro cogeneratori potrebbero non rappresentare una soluzione ideale per tutte le famiglie italiane. Rispondono infatti a esigenze energetiche abbastanza precise e, fatto non meno importante, un investimento iniziale da non sottovalutare. Ma quanto costa un micro cogenatore? I prezzi possono variare enormemente a seconda della tipologia, dai 9.000 per gli impianti a combustibili fossili fino ai 30.000 di quelli a biomasse. Le cifre però comprendono la fornitura dell’apparecchio, la sua installazione e, se necessario l’adeguamento dell’impianto esistente.

Proprio perché le cifre sono abbastanza rilevanti, è lecito chiedersi in quali situazioni i microgeneratori siano effettivamente convenienti:

  • abitazioni in luoghi freddi: i micro cogeneratori sono più efficienti nella produzione di calore che di energia. Di conseguenza, sono ottimi per il riscaldamento e, di conseguenza, adatti a quei luoghi dove le temperature si mantengono basse per molti mesi l’anno. Nei luoghi miti o caldi, invece, vi è necessità maggiore di produrre che di calore, perciò questa soluzione non risulterebbe particolarmente indicata. In queste zone si utilizzano invece i tri-cogeneratori, ovvero capaci di produrre anche aria condizionata oltre che energia e calore;
  • alti fabbisogni energetici: quando i residenti hanno elevati fabbisogni sia energetici che di riscaldamento, il micro cogeneratore potrebbe rappresentare la soluzione dal maggior risparmio, seppur con un investimento iniziale importante;
  • autoproduzione di energia impossibile da altre fonti: infine, i micro cogeneratori sono ottimi per tutti coloro che non possono autoprodurre energia da altri fonti, come ad esempio il classico fotovoltaico. In questo caso, il microgeneratore permette comunque di calmierare la bolletta e, se abbinato a un sistema di storage, utilizzare l’energia prodotta in qualsiasi momento della giornata.

Naturalmente, i micro cogeneratori risultano convenienti soprattutto se legati a sgravi e detrazioni fiscali, che possono ritornare utili per recuperare parte dell’investimento iniziale a loro destinato.

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