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Dieta vegetariana: quali sono i vantaggi per l’ambiente

La dieta vegetariana potrebbe essere la risposta giusta contro lo sfruttamento delle risorse naturali nel rispetto dell'ambiente

Dieta vegetariana: quali sono i vantaggi per l’ambiente

Negli ultimi anni è stato riscontrato un interesse sempre più forte nei confronti della dieta vegetariana e vegan. Molti vi si avvicinano per una scelta etica e in sintonia con l’ambiente, altri per cambiare lo stile alimentare abbandonando vecchie abitudini. Ogni medico concorderà nell’identificare la scelta alimentare vegetariana e vegan come la migliore per la salute del fisico e della mente. Se correttamente pianificata e calibrata, questo tipologia di dieta, potrà garantire il giusto apporto nutrizionale e molti benefici per la salute fungendo da prevenzione per svariate patologie. L’alimentazione vegetariana è adatta per ogni ciclo di vita: dall’infanzia alla vecchiaia, passando per la gravidanza.

Non è un segreto che malattie croniche o degenerative, come l’arteriosclerosi, l’obesità, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, il cancro e l’osteoporosi siano condizionate e incentivate da un’alimentazione scorretta, ricca di grassi, zuccheri, favorite dalla sedentarietà e dall’abuso di alcol, fumo e droghe.

L’apporto positivo di una dieta vegetariana è molto alto, a partire dal nostro colon. Un pasto ricco di fibre transiterà molto più velocemente ripulendo il corpo dalle tossine, a differenza di un pasto a base di carne il quale tende a sedimentare per troppi giorni nel nostro intestino. L’impatto ambientale poi è decisamente schiacciante. Un’incentivazione dell’agricoltura e della produzione di colture bio, alla lunga, produrrebbe vantaggi per l’ambiente. In particolare per il basso o nullo utilizzo di concimi e pesticidi, assenti nella colture bio, oltre a un dispendio energetico inferiore. Se l’acquisto è locale e nazionale si risparmierebbe il costo del trasporto: quindi minore impatto ambientale dato dai camion in transito continuo per l’Europa, minore inquinamento.

L’industria dedita alla produzione della carne al contempo impone regole alimentari dettate dalle necessità di guadagno, più che da una reale necessità fisiologica. Inoltre la produzione di carne si affida ai grandi impianti dove intere batterie di polli, mucche, maiali, ovini etc vengono sfruttati, ingrassati e allevati velocemente con concimi a base per essere serviti in tavola. L’energia sprecata per la produzione, alimentazione e macellazione degli animali, oltre dal punto di vista etico, ha un impatto devastante sull’ambiente. ad esempio in USA il 90% della coltivazione dei cereali viene utilizzata per il bestiame, al pari di una produzione esigua di carne. Ovvero da otto chili di cereali prodotti per nutrire il bestiame si ricava solo mezzo chilo di carne. Le industrie investono in queste colture, deforestando ampie zone verdi, sprecando le risorse comuni di acqua ed energia, quindi producendo CO2.

La produzione e la vendita di carne si rivolge in particolare ai paesi ricchi, incidendo negativamente sulla salute e restringendo la produzione di cereali nei paesi poveri. Si è quantificato che diminuendo del 10% la produzione di carne si potrebbe aiutare a sfamare 60 milioni di persone. ad esempio in Usa vivono 300 milioni di persone che attingono alle risorse di carne in modo eccessivo ed esagerato. Solo con la produzione di cereali e soia, destinati al bestiame, si potrebbe sfamare 1,4 miliardi di persone nel mondo.

Un discorso simile vale per la pesca, sempre più indiscriminata e senza regolamentazioni precise. Basti pensare che in Giappone la caccia alla balena e al delfino è in continuo aumento nonostante le proteste degli ambientalisti, la poca richiesta da parte dei consumatori e la moratoria del 1986 istituita dalla Commissione Baleniera Internazionale (IWC). La continua mattanza di pesci e prodotti ittici sta riducendo drasticamente le riserve naturali, che non sono infinite e illimitate. Inoltre l’inquinamento dei mari e la pesca a strascico sta condizionando il ripopolamento dei fondali, aumentando di fatto il numero di specie in via d’estinzione.

Un approccio più equilibrato nei confronti dell’alimentazione, oltre a favorire la nostra salute, consentirebbe la salvaguardia dell’ambiente e della natura.

Per maggiori informazioni vi consigliamo la visione online del documentario Earthlings, proposto come link sezione Full Film per la fonte, il quale narra del rapporto dell’uomo con la natura e l’ambiente. Le immagini evidenziano la totale dipendenza dell’uomo nei confronti degli animali, e la produzione continua di cibo in favore del guadagno. Le immagini crude, ma reali, rappresentano la realtà dei giorni nostri. In ogni caso vi consigliamo una visione consapevole, in quanto alcune di queste immagini potrebbe urtare la vostra sensibilità.

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