Datteri: calorie e valori nutrizionali del frutto
I datteri sono un frutto dalle mille proprietà: ricchi di proteine, minerali, vitamine e fibre, questi frutti sono disponibili tutto l’anno, pronti ad arricchire la nostra dieta in molti modi diversi. I datteri sono considerati un alimento nutraceutico e utile per la salute, ma si tratta anche di un frutto piuttosto calorico. Vediamo quante calorie hanno i datteri e quanti mangiarne ogni giorno.
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I datteri sono un alimento ottimo da aggiungere alla propria dieta, non solo per il loro sapore dolce e unico, ma anche per la grande quantità di sostanze nutritive che sono in grado di offrire. Questo particolare frutto è molto comune nell’Africa Settentrionale e nell’Asia sudoccidentale, ma nel corso dei secoli si è diffuso praticamente in ogni parte del mondo.
Ma esattamente cosa sono i datteri? E quanti possiamo mangiarne al giorno, per migliorare la nostra salute?
In questo articolo vedremo tutto quello che c’è da sapere sul dattero. Ma anche quando è meglio mangiarli, quando evitarli, in che modo questo originale frutto può migliorare la nostra vita e, soprattutto, la nostra salute.
Per prima cosa, però, facciamo le dovute presentazioni, così da capire le origini della pianta del dattero.
Qual è la pianta che produce i datteri?
La pianta dei datteri è, in realtà, un albero che ben conosciamo, la “Phoenix dactylifera”, una palma che fa parte della famiglia delle Arecaceae, che include varietà impiegate per la produzione dell’olio di palma. È originaria del Medio Oriente, ma è possibile trovare delle coltivazioni anche nei Paesi del Mediterraneo, come la Sicilia, oltre che in Asia, in Messico e negli Stati Uniti.
I datteri che puoi trovare al supermercato provengono perlopiù dall’Egitto e dagli Stati Uniti. E a proposito dei frutti, puoi vederli crescere in gruppi, o grappoli, proprio in cima alle palme. Man mano che diventano più maturi, i datteri assumono un colore che dal rossiccio vira verso il marrone.
Chi semina datteri non mangia datteri
Una curiosità sulla pianta da dattero: secondo un antico proverbio arabo “Non mangia datteri chi semina datteri”. Il proverbio si riferisce al fatto che a godere dei frutti della palma da dattero non è la stessa persona che li pianta.
Secondo la tradizione, questi, infatti, i frutti crescono solo 100 anni dopo la semina, per cui a godere del duro lavoro di chi ha piantato le palme saranno i figli e i nipoti, ossia le generazioni future.
Un alimento antico e versatile
I datteri sono un alimento apprezzato sin dai tempi più antichi, un frutto versatile, consumato sia fresco che disidratato, intero o schiacciato e aggiunto alle preparazioni dolci e salate. Puoi trovare il dattero fresco nei mesi che vanno da novembre a gennaio, mentre quelli essiccati sono disponibili tutto l’anno.
Insieme a noci, fichi secchi e mandorle, i datteri sono uno dei cibi più comuni nelle tavole degli italiani a Natale. In commercio puoi trovare diverse varietà, ma i più famosi e apprezzati sono senz’altro i datteri Medjool, più grandi e dolci rispetto alle altre tipologie.
Calorie e valori nutrizionali dei datteri
Come probabilmente già saprai, il dattero è un frutto molto calorico. Per questa ragione, spesso non è incluso nelle diete dimagranti, ma questo è un vero peccato, perché se è vero che apportano molte calorie, è altrettanto vero che i datteri possono fornire un gran numero di sostanze nutrizionali utili per la salute, dagli antiossidanti fino ai minerali e alle fibre.
Ma vediamo quante calorie hanno i datteri secchi e freschi, con le altre proprietà nutrizionali di questo delizioso frutto.
Una porzione da 100 grammi di datteri freschi apporta circa 124 calorie, mentre la stessa porzione di frutti secchi, circa 10 datteri, apporta 270 kcal. Il frutto apporta anche proteine di alta qualità, ricche di aminoacidi essenziali. È inoltre ricco di carboidrati, lipidi e fibre.
In più, i datteri sono un’eccellente fonte di sali minerali, in particolar modo:
Interessante è anche l’apporto vitaminico di questo frutto, soprattutto di vitamine B1, B2 e B6. Va inoltre ricordato che il frutto, soprattutto nella sua versione disidratata, è un vero e proprio concentrato di zuccheri, soprattutto saccarosio, fruttosio e glucosio, per cui potrebbe essere ideale per chi ha bisogno di aumentare le energie con uno snack dolce e nutriente.
Quanto pesa un dattero?
A seconda della varietà e delle specifiche caratteristiche, un dattero può pesare dai 10 ai 25 grammi, per cui sarà facile calcolare le calorie di 5 o 3 datteri, a seconda della quantità che intendi consumare.
Quante calorie hanno 4 datteri secchi?
Tornando al conteggio delle calorie, un dattero da 8 grammi apporta circa 25 calorie. Bisogna fare, però, un discorso un tantino differente per quanto riguarda la varietà Medjool. In questo caso, infatti, l’apporto calorico potrebbe aumentare, poiché si tratta di un frutto dalle dimensioni notevolmente maggiori.
Il peso di un dattero Medjool si aggira infatti intorno ai 24 grammi. Di conseguenza, le calorie saranno circa 70.
Indice glicemico
L’indice glicemico dei datteri dipende dal tipo di frutto. I datteri freschi, infatti, hanno un IG che va da 45 a 60, mentre quelli disidratati hanno un IG compreso tra 100 e 120, per cui possono aumentare in modo importante i livelli della glicemia.
A cosa fanno bene i datteri?
Oltre ad essere un vero concentrato di minerali, vitamine, fibre e proteine, i datteri sono anche capaci di migliorare la salute in tanti modi sorprendenti. Negli ultimi decenni, sono stati condotti moltissimi studi in merito ai benefici dei datteri, i risultati raccolti fino ad oggi sono davvero promettenti.
Vogliamo vedere cosa succede se si mangiano 2 o 3 datteri ogni giorno?
Fai il pieno di antiossidanti
Questo frutto è un vero scrigno di composti vegetali dalle proprietà antiossidanti, come polifenoli, lignani e carotenoidi, in grado di prevenire e combattere numerose malattie croniche e migliorare la salute generale.
Migliorano la salute dello stomaco
Tutto merito della ricca quantità di fibre, che permettono di supportare e migliorare la salute del microbioma intestinale, riducendo il rischio di disturbi digestivi, patologie intestinali e migliorando la salute dello stomaco a lungo termine.
Effetti anticancro
Ebbene, ai datteri sono attribuite anche delle interessanti proprietà antitumorali.
Secondo uno studio condotto nel 2015, l’elevato contenuto di fibre, polifenoli e antiossidanti, come beta-carotene, luteina e zeaxantina, possono contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, fornendo una sorta di protezione contro lo sviluppo di tumori del colon, al seno, cancro dell’endometrio, della prostata, tumore ai polmoni e al pancreas.
Fanno bene anche alle ossa
Lo avresti mai detto? Per rinforzare le ossa non servono solo latte e formaggio. I datteri sono infatti una validissima fonte di minerali utili per le ossa, come calcio, fosforo, potassio e magnesio. In più, sono anche una fonte vegetale di vitamina K, utile per mantenere in salute le ossa.
Un boccone di energia
Hai presente le famose energy ball? Beh, i datteri potrebbero essere considerati delle energy ball già pronte da portare sempre in borsa. Grazie all’elevata presenza di minerali e vitamine, carboidrati, zuccheri e proteine, questi frutti sono in grado di fornire una dose extra di energia al corpo.
In più, mangiare datteri tutti i giorni potrebbe migliorare la salute, rafforzare le difese immunitarie e aiutare il corpo a combattere infezioni e batteri.
Ideali per chi fa sport
Una barretta ai datteri potrebbe essere lo snack spezza-fame ottimale anche, o soprattutto, per chi fa sport. Ancora una volta, è tutto merito delle tante sostanze nutritive racchiuse all’interno di ciascun frutto, come minerali, zuccheri, fibre e vitamine.
Come consumare i datteri secchi?
Ora che sappiamo a cosa fa bene mangiare i datteri, bisogna capire come consumare questo dolce frutto. Come abbiamo anticipato, puoi mangiare i datteri freschi o nella forma disidratata. Al supermercato è certamente più semplice trovare la versione essiccata, specialmente durante il periodo natalizio.
Il miglior modo per aggiungere questi frutti alla tua dieta è consumarli al naturale, magari a colazione, insieme a una tazza di cereali integrali e uno yogurt.
Puoi anche tagliare i datteri a pezzetti e aggiungerli alle insalate o alla macedonia di frutta. Con questo frutto è possibile preparare anche un decotto per lenire i disturbi gastrointestinali. Per chi vuole sperimentare in cucina, i datteri frullati formano un’ottima pasta dolce da usare al posto dello zucchero in dessert come mousse o biscotti con datteri e cioccolato.
O perché no, potresti usare questo impasto per preparare delle ottime energy balls con datteri e avena.
Quanti datteri si possono mangiare in un giorno?
Dato l’elevato apporto calorico, è bene non esagerare con le quantità. In linea di massima, è consigliabile un consumo non superiore ai 3-4 datteri al giorno, pari a circa 40/50 grammi di frutto essiccato.
Datteri: controindicazioni
Ma è vero che i i datteri gonfiano la pancia? E chi dovrebbe evitare di consumare questo frutto? Prima di aggiungere questo alimento alla tua dieta quotidiana, sarà bene conoscere le poche ma importanti controindicazioni.
Sebbene sia molto raro, alcune persone potrebbero sviluppare i sintomi di un’allergia ai datteri, con disturbi come prurito alla bocca o alla lingua, starnuti e naso che cola. Se dovessi manifestare questi o altri sintomi più gravi, informa il medico.
Poiché apportano grandi quantità di potassio, inoltre, i datteri dovrebbero essere evitati da chi soffre di una condizione nota come iperkaliemia, che comporta la presenza di livelli di potassio troppo elevati nel sangue. Per lo stesso motivo, bisognerà moderarne il consumo anche in presenza di malattie renali o assunzione di medicinali che influenzano la funzionalità dei reni.
Dato l’elevato apporto di zuccheri, inoltre, il frutto non è particolarmente indicato per le persone con diabete di tipo 2 e per chi segue una dieta dimagrante. Data l’elevata presenza di fibre e fruttosio, questo alimento potrebbe causare una sensazione di gonfiore allo stomaco. In generale, è sempre meglio consumare il frutto con una certa moderazione.
Fonti