Cosa fare con un cane smarrito a Capodanno
Consigli per il recupero e l'identificazione di cani smarriti a Capodanno, spesso fuggiti di casa spaventati dai botti e dagli spettacoli pirotecnici.
Fonte immagine: Sad abandoned dog on a street via Shutterstock
I festeggiamenti della notte di San Silvestro, tra botti e spettacoli pirotecnici, sono sempre molto traumatici per gli animali di compagnia. Non capita di rado che alcuni esemplari, in particolare i cani, fuggano di casa terrorizzati dal rumore, perdendo così la via del ritorno. Cosa fare, di conseguenza, in caso si incontrasse un quadrupede smarrito a Capodanno?
Prendere in custodia un animale fuggito, oppure abbandonato, non è mai impresa da sottovalutare. Un avvicinamento maldestro, così come una scarsa preparazione sulle operazioni da compiere, potrebbero ulteriormente spaventare l’animale, facendolo fuggire o stimolandone l’aggressività. Per questo, si consigliano alcuni passi generici da seguire, sebbene non sempre universali: ogni cane ha una propria personalità e, di conseguenza, reagirà in modo diverso nel rapporto con gli estranei. Inoltre, si suggerisce anche di seguire le utili indicazioni fornite dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, disponibili nel collegamento riportato in calce fra le fonti.
Quando si incontra un cane smarrito, è innanzitutto necessario mantenere la calma. Non bisogna urlare, non è necessario agitarsi e, non ultimo, prima di tentare un avvicinamento sarà consigliato seguire gli spostamenti dell’animale. Qualora si volessero ridurre le distanze, sarà importante evitare tutti i movimenti bruschi e, in caso il quadrupede si allontanasse, sbagliato sarà effettuare scatti o rincorse a perdifiato. L’animale si sentirà infatti braccato e cercherà di fuggire ulteriormente.
L’approccio consigliato è quello di mantenersi fermi a qualche metro di distanza, cercando di conquistare la sua fiducia. Si può mostrare il palmo delle mani rivolto verso l’alto, che il cane potrebbe interpretare come stimolo all’apertura, quindi parlare con un tono dolce e mediamente basso, affinché risulti conciliante. Utile sarà anche armarsi di acqua e crocchette, che potrebbero spingere il cane a un avvicinamento spontaneo. Si eviti quindi di toccare frettolosamente l’esemplare, poiché potrebbe reagire nervoso, e si cerchi di verificare le condizioni esteriori per una prima indicazione sulle condizioni di salute. Tra le tante, mancanza di pelo, chiazze nude, parassitosi, dimagrimento eccessivo e molto altro.
Si tenti infine di capire se il cane indossi un collare o una medaglietta, affinché possa essere facilmente identificabile, senza però esporsi al rischio di morsi o reazioni improvvise. A questo punto, l’ideale sarà chiamare i Vigili Urbani o le Guardie Zoofile, ma anche l’ASL in caso l’amico a quattro zampe fosse ferito o in gravi condizioni di salute. Se il quadrupede si trovasse in una situazione pericolosa, quali un tombino o una ferrovia, sarà opportuno allertare anche i Vigili del Fuoco. Il rapporto con le autorità è sempre importante, poiché permetterà di salvare lo spaventato cane seguendo delle procedure specifiche, che non siano lesive né dal punto di vista psicologico né tantomeno da quello fisico.
Preso in carico l’esemplare, può risultare una buona idea informarsi sulla struttura ospitante, per capire se i proprietari siano stati identificati e quali siano le possibilità di riconsegna. Sempre su parere degli addetti, infine, si potrebbe pensare a un passaparola sui social network affinché le operazioni di ricerca risultino più veloci.