Bruciore di stomaco: rimedi naturali per combatterlo
Bruciore di stomaco e acidità: i rimedi naturali per combattere i disturbi digestivi, dalla calmante malva fino all'equilibrante zenzero.
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Bruciore di stomaco e acidità sono due disturbi molto frequenti nella popolazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi sporadici, tali da non sollevare grande preoccupazione poiché dovuti a pasti troppo pesanti oppure conseguenza di periodi di stress.
In altri possono invece essere sintomo di questioni ben più complesse che investono l’apparato digerente, tanto da richiedere un consulto di tipo medico. Ma quali sono i rimedi naturali per rendere questo fastidio più sopportabile?
Prima di cominciare è bene sottolineare come tutte le manifestazioni collegate all’apparato digerente – come appunto il bruciore di stomaco o l’acidità – debbano essere valutate dal medico curante o dal gastroenterologo, se necessario.
I sintomi potrebbero essere infatti conseguenza di patologie acute e o croniche, dal reflusso gastroesofageo fino alle ulcere, e non devono pertanto essere sottovalutati. I rimedi della nonna sono indicati unicamente per disturbi saltuari, magari dovuti a una momentanea cattiva digestione, e non possono sostituire i trattamenti consigliati dallo specialista.
Bruciore di stomaco e acidità: cosa sono
Con i termini bruciore di stomaco o acidità gastrica – noti anche come pirosi – si descrivono dei sintomi correlati alla digestione. Chi ne soffre riferisce una fastidiosa sensazione di bruciore a livello dello stomaco, dolori al petto o alla schiena e, in alcuni casi, la percezione si può estendere anche all’esofago e alla gola.
Il bruciore tende a essere improvviso e intenso, può essere incentivato da alcuni movimenti del corpo – come piegare il busto in avanti – ed essere associato alla sensazione di gonfiore, di pesantezza allo stomaco o di difficoltà a digerire il pasto.
Le cause possono essere le più svariate e devono essere valutate attentamente dal medico curante che, se necessario, richiederà anche il parere di un gastroenterologo. Se la manifestazione è sporadica, di norma è conseguenza di pasti troppo abbondanti o difficili da digerire, l’assunzione eccessiva di alcol o bevande gassate, lo stress o momentanee alterazioni del processo digestivo dovute a improvvise escursioni termiche. Quando continuativo nel tempo può essere invece il segnale di disturbi come ernia iatale, reflusso gastroesofageo, ulcere e altre patologie che richiedono valutazione medica.
Bruciore sporadico, lo stile di vita
Lo stile di vita può fortemente influire sulle manifestazioni sporadiche del bruciore di stomaco: prestare più attenzione alla propria alimentazione, al controllo dello stress e all’attività fisica può in molti casi risultare una strategia risolutiva.
La sensazione di acidità o di risalita dei succhi gastrici è spesso dovuta a una dieta eccessivamente pesante, ad esempio dove abbondano cibi processati o grassi, fritto, spezie piccanti, bevande gasate e alcolici. Ancora, di frequente è il modo con cui si mangia a determinare pesantezza a livello di stomaco e successivo bruciore: ingurgitare il pasto in pochi bocconi, senza un’adeguata masticazione a causa del poco tempo a disposizione per via degli impegni quotidiani, rende più lento e complesso l’intero processo digestivo.
In linea generale bisognerebbe privilegiare una dieta di tipo mediterraneo, con cinque pasti al giorno, dove frutta e verdura siano predominanti. Ancora, sarebbe necessario dedicare al pasto almeno un’ora, evitando di coricarsi nelle due successive, affinché la digestione non venga interrotta.
Non è però tutto, poiché utile è anche agire sulla contenzione dello stress. I periodi di vita mentalmente faticosi portano all’alterazione del metabolismo, anche a livello ormonale ad esempio con un rilascio maggiore di cortisolo, determinando un aumento nella produzione di succhi gastrici. È bene quindi dedicarsi allo yoga, alla meditazione e all’attività fisica quotidiana, perfetta per mantenere l’organismo in forma e scaricare le tensioni.
Malva contro l’acidità di stomaco
Uno dei rimedi più antichi per gestire un generico mal di stomaco, e quindi anche la sensazione di bruciore, è rappresentato dalla malva. Questa erba spontanea, molto comune in Italia, è da tempo riconosciuta per le sue proprietà lenitive e calmanti e viene impiegata per i più svariati scopi.
Per quanto riguarda la digestione, l’effetto calmante è dovuta alla ricchezza di mucillagini. Queste ultime si depositano sull’intero tratto digerente creando un vero e proprio filtro protettivo, una sorta di film, che isola la mucosa dall’azione dei succhi gastrici. In questo modo, le mucose stesse non verranno irritate dagli acidi digestivi e la sensazione di bruciore calerà sensibilmente.
La malva viene solitamente assunta in tisana, al bisogno. Non bisogna però esagerare poiché in grandi quantità può stimolare il transito intestinale, con effetti lassativi.
Bruciore di stomaco e spasmi: la melissa
Tra i ritrovati della nonna per gestire il bruciore di stomaco, spicca di certo la melissa. Questa erba aromatica, conosciuta sin da tempi antichi e anche abbondantemente impiegata in cucina, presenta delle proprietà calmanti utili nella gestione dell’acidità, soprattutto se dovuta a spasmi.
Grazie ai suoi polifenoli e ai suoi flavonoidi, la pianta esprime un’azione calmante, come se si trattasse di un vero e proprio “sedativo” per lo stomaco. È quindi utile per quegli episodi di bruciore dovuti a una peristalsi troppo attiva e movimentata, tale da spingere i succhi gastrici nell’esofago, determinando così disagio. È anche utile nel controllo del gonfiore, dato dall’ingestione di aria oppure da cibi che tendono a fermentare.
Anche in questo caso si assume generalmente sotto forma di tisana al bisogno. Date le proprietà sedative, non dovrebbe però essere abbinata ad altri trattamenti analoghi senza aver vagliato il parere del medico.
Camomilla, il rimedio classico
Immancabile in tutte le credenze d’Italia, la camomilla è certamente utile per gestire i piccoli disturbi di digestione. Non a caso viene somministrata anche ai bambini, proprio per favorire un processo digestivo sereno, ridurre gli episodi di rigurgito ed evitare i gonfiori a livello di stomaco.
I flavonoidi e gli oli naturalmente contenuti nella pianta manifestano un’azione di contrasto contro i succhi gastrici in eccesso e, allo stesso tempo, agevolano il ripristino delle mucose irritate. Non vi sono particolari controindicazioni all’assunzione di camomilla, anche più volte al giorno, fatta esclusione per eventuali ipersensibilità personali.
Finocchio e carbone vegetale: addio al gonfiore
Quando l’iperacidità deriva dall’eccessivo gonfiore a livello di stomaco e intestino, due alleati naturali insostituibili sono il finocchio e il carbone vegetale. Il primo agisce soprattutto a livello intestinale: grazie al suo elevato apporto di fibre, stimola lo svuotamento del colon e l’eliminazione dell’aria in eccesso. Questa azione riduce la pressione sullo stomaco, con una minore risalita degli acidi.
Il carbone vegetale ha incredibili proprietà assorbenti ed è proprio impiegato per ridurre la quantità in eccesso d’aria in tutto l’apparato digerente. Distribuito in compresse o polvere, ha una struttura porosa che cattura l’aria, eliminandola poi con le feci. Non deve essere però usato nell’immediatezza dei pasti, poiché potrebbe assorbire sostanze nutritive, né in concomitanza con farmaci perché potrebbe ridurne l’efficacia.
Zenzero, l’equilibrio digestivo
Infine lo zenzero, impiegato da secoli come spezia soprattutto in Oriente, aiuta l’apparato digerente riportandone l’equilibrio. Alcuni dei principi attivi di questo rimedio naturale sono infatti noti per contrastare l’azione dei succhi gastrici in eccesso.
Allo stesso tempo è un alleato della circolazione in tutto l’organismo e può normalizzare l’afflusso di sangue a livello di stomaco, garantendo così una digestione veloce e priva di intoppi. Il rimedio naturale può essere semplicemente consumato con la normale alimentazione, si può ricorrere a polveri ed estratti nonché a infusi e tisane.