Greenstyle Sostenibilità Consumi Arriva la prima caraffa filtrante biodegradabile

Arriva la prima caraffa filtrante biodegradabile

Laica lancia una caraffa filtrante che viene decomposta naturalmente insieme ai rifiuti organici. Presto anche le cartucce saranno riciclate

Arriva la prima caraffa filtrante biodegradabile

Cosa c’è di meglio di una caraffa filtrante per dissetarsi in modo naturale e senza pesare troppo sull’ambiente? Una caraffa biodegradabile, che oltre a migliorare il sapore dell’acqua di rubinetto, limiti al massimo la produzione di rifiuti. L’idea è venuta a Laica, uno dei marchi leader del settore, che nell’ambito del progetto Eco series ha lanciato la nuova brocca biodegradabile.

Una volta giunta al termine del proprio ciclo di vita, dunque, la caraffa si degrada naturalmente con un processo simile a quello che avviene per il legno degli alberi. Purché, naturalmente, venga conferita negli appositi impianti di compostaggio o all’interno di una compostiera domestica. La biodegradazione richiede circa 5 anni ed è stata certificata con un test condotto secondo lo standard internazionale ISO 148551/2005.

Ma la biodegradabilità non è l’unica caratteristica sostenibile della brocca Eco-series. L’imballaggio, ad esempio, è realizzato con carta riciclata, così come il manuale di istruzioni e il materiale promozionale. Il carbone usato nei filtri, inoltre, viene prodotto in conformità con i parametri stabiliti nell’ambito del protocollo di Kyoto.

Le cartucce filtranti usate, infine, saranno presto avviate a riciclo grazie alla distribuzione, nei punti vendita, di appositi contenitori nei quali gli utenti potranno depositare le cartucce esauste (a questo proposito, l’azienda dichiara di essere in attesa della necessaria autorizzazione da parte delle autorità competenti).

E una volta che la caraffa sarà divenuta inutilizzabile, basterà gettarla insieme ai rifiuti organici per avviarla al processo di degradazione naturale. In alternativa, può anche essere inserita in una compostiera domestica, oppure semplicemente sepolta nella terra. Non resta che aspettare per scoprire se questa novità basterà a ridare fiducia ai consumatori, cancellando la preoccupazione per la presunta pericolosità delle caraffe filtranti.

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